D1: Come era utilizzato nella sua infanzia l'olio di oliva? Le piaceva? Ricorda qualche ricetta tradizionale a base di olio di oliva? L’extravergine ha influenzato la sua vita e il suo percorso professionale?
Sono nato e vivo sul lago d’Iseo, in Vallecamonica, area più conosciuta per il burro e il lardo che per l’olio. La mia infanzia è stata caratterizzata dall’olio di oliva, che veniva utilizzato anche per la conservazione delle sardine, tipico pesce lacustre: la scoperta dell’extravergine è avvenuta quando ho iniziato ad occuparmi di alimentazione a 17 anni perché ero conduttore di una rubrica culinaria in una radio locale. Ricette in particolare non ne ricordo: forse non ce n’erano. Ricordo però che per friggere si usava l’olio di semi vari (mia mamma acquistava "Zenit" nella latta bianca con le fasce verdi), perché costava poco ed era insapore… L’extravergine mi ha premesso di entrare in contatto con molte persone al di fuori del mio lavoro "normale" (perché sì, nella vita "normale" sono un architetto) e condividere esperienze di vita che spesso si sono tramutate in lunghe e intense amicizie.
D2: Quali sono state le ricette che più l’hanno sorpresa per l’uso sia a crudo che in cottura dell’extravergine nei luoghi che lei visita in Italia e all'estero per i suoi impegni "oliandoli"?
L’extravergine è uno dei pochi prodotti alimentari "di base" che possono essere utilizzati sia come condimento (sull’insalata, sulla carne cruda o cotta, nelle zuppe,…), sia come complemento (pasta aglio olio e peperoncino, manzo all’olio, gelato all’olio,…), sia come prodotto finale (pinzimonio, fett’unta, ghiacciolo o gocce di olio,…). Questo fa sì che il suo uso sia praticamente "infinito" e spesso "indefinito". Sicuramente sferizzare l’olio per farlo esplodere in bocca dopo aver mangiato un cubetto di pane all’aglio tostato, leccare un gelato al sapore di Nocellara del Belice, affettare un cubetto gelificato di olio per adagiarlo su una mozzarella di bufala, ricoprire le arance siciliane di olio e zucchero in grani,… E potrei citare molti ricordi, sono modi di utilizzare l’olio che spesso mi hanno sorpreso per la semplicità e per il risultato finale e cioè l’assoluta valorizzazione del prodotto.
D3: Pensa che la ristorazione di "alta qualità" potrebbe essere fondamentale per la creazione di un rapporto con i produttori di extravergine di "alta qualità", offrendo così ai consumatori interessanti occasioni per la scoperta di questo prodotto ricco di fascino, storia e piacere?
Penso che potrebbe essere una strada, ma non l’unica o la più importante.
D4: Visti i minori margini di ricavo rispetto al vino, ha dei suggerimenti per l’incremento dell’uso di extravergine in cucina e a tavola? Lei ritiene che la carta o il carrello degli oli possano essere strumenti efficienti per la valorizzazione del prodotto?
Carta degli oli, ristoranti degli oli, carrelli,… Tutte belle idee, belle soluzioni, (anche se a volte mi è capitato di vedere carrelli con bottiglie scadute, assaggiare oli rancidi, trovare carte complete ma non trovare gli oli nel ristorante "perché alla fine nessuno li chiede"), ma fintanto che l’olio sarà considerato "un costo" per la ristorazione la situazione rimarrà immutata. Per un’insalata si usano 8/9 grammi di olio: se si utilizza un prodotto da € 15,00 al litro, si spenderanno circa € 0,13 per il condimento; se si usa un prodotto da € 3,00 al litro, si spenderanno circa € 0,03 per il condimento. Alla fine 10 centesimi non faranno la differenza economica, ma faranno la differenza qualitativa (e culturale) dell’insalata. E’ necessario cambiare la visione dell’extravergine, come si è fatto con il vino: solo così il prodotto potrà essere valorizzato, senza grandi difficoltà.
D5: In Italia per la gran parte dei consumatori è importante il prezzo a discapito della qualità. All’estero spesso il consumatore italiano trova extravergini italiani eccellenti, cui ignora l'esistenza: questo perché molti enti di categoria organizzano incontri finalizzati alla formazione dei consumatori, dei buyer e di chi opera nell’ambito del "food". Quale può essere la soluzione di questo evidente divario?
Noi italiani spesso riteniamo di sapere tutto sul cibo e ci comportiamo di conseguenza. Faccio un esempio scherzoso.
Come la maggior parte delle persone che si occupano di analisi sensoriale ho smesso da tempo di assaggiare l’olio degli amici…Per non perdere le amicizie! Perché ogni italiano ha un amico, un cognato, un collega, che gli fornisce l’olio dalla Toscana, i pomodori dalla Calabria, il vino dal Veneto,… Ed ovviamente sono – acriticamente - i migliori di tutta Italia! Credo che il divario nasca qui: all’estero le persone sanno poco di cibo italiano e ascoltano quello che viene loro raccontato dai professionisti del settore; in Italia le persone, proprio per questo presunto sapere, spesso diffidano dal professionista. Finchè ci sarà questa situazione culturale il divario non potrà essere colmato: per questo motivo si sta lavorando molto con i ragazzi nelle scuole, proprio per far comprendere loro questo concetto.
D6: L'entrata in vigore della legge sul tappo "antirabbocco" obbliga i ristoratori a dotarsi di bottiglie munite di questo dispositivo per il servizio in tavola. Lei ritiene che questa normativa sia completa e che tuteli il consumatore, anche se non fa cenno dell'olio utilizzato in cucina? Lei ha avvertito difficoltà da parte dei produttori ad adeguarsi a questa normativa?
Ogni norma che tutela il consumatore è sempre la benvenuta: a tutti è capitato di trovare sul tavolo bottiglie riempite più volte o contenenti oli diversi da quelli indicati in etichetta; un amico imbottigliatore mi dice che ancora oggi riceve richieste di bottiglie vuote etichettate da parte di alcuni ristoratori. La legge è utile anche se non sempre applicata e fatta applicare (quante ampolle ancora nei ristoranti…). I produttori non hanno avuto grosse difficoltà: molti già utilizzavano questo tipo di tappo. Certo è che se un osservatore straniero legge l’impianto della legge si fa l’idea che di tutta la filiera produttiva gli unici che frodano sono i ristoratori quando mettono l’olio sul tavolo… E’ davvero così?
D7: Quali risultati si attenderebbe da strategie che portino a far comprendere e scoprire ai consumatori il valore storico e culturale del frutto dell'olivo? Quali ritiene possano essere le iniziative turistiche legate all'extravergine nel suo territorio (il cosiddetto oleo-turismo)?
Quando acquisto un extravergine italiano acquisto un pezzo di Italia. Quando acquisto un olio del Lago di Como, di Brisighella, di Chieti, di Trapani… Acquisto un pezzo di territorio, di lavoro delle persone, di storia dell’azienda. E questi sono valori aggiunti che in altri prodotti hanno una grande importanza (Culatello di Zibello, Bresaola della Valtellina, Brunello di Montalcino, Robiola di Roccaverano: solo per fare alcuni esempi di prodotti che sono indissolubilmente legati al territorio), ma che nell’olio devono ancora trovare una loro identità. Sicuramente organizzare percorsi di visita alle aziende con assaggio di oli "buoni" e oli "difettati", percorsi sensoriali, educazione al gusto (come da tantissimi anni facciamo con Slow Food, per esempio), sono ottimi veicoli di promozione, ma il legame con il territorio rimane sicuramente l’aspetto più importante e interessante su cui porre l’attenzione e quindi ogni strategia finalizzata a ciò non può che essere vista positivamente.
D8: Diversamente dalla Spagna e altri paesi emergenti dove si svolgono molti incontri nell'intento di rendere i consumatori consapevoli sia per la scelta sia per l'impiego dell’olio, in Italia una gran parte delle persone predilige l’extravergine "torbido" o "grezzo", credendo che tale aspetto sia un elemento di genuinità. Ritiene che ciò sia causato da una mancanza di iniziative formative ed informative? Cosa ne pensa dell’extravergine "non filtrato"?
Nelle valli alpine si mangia il formaggio con la "tara" e cioè con il verme, in Francia si vende a caro prezzo un olio vergine ottenuto con olive lasciate ad appassire prima sulla pianta e poi sui graticci…. E potremmo fare mille esempi sulle abitudini alimentari delle persone, dalla soia fermentata in Giappone alle locuste arrostite in Colombia. Quello che è fondamentale è la "consapevolezza". Se al consumatore piace il formaggio di tara o l’olio fatto con olive rinsecchite non c’è nulla di male: l’importante è la consapevolezza di ingerire un formaggio avariato e un olio difettato. Il consumatore deve essere consapevole, per fare una scelta informata: il consumatore deve sapere che l’olio non filtrato va bene se consumato entro 6/7 mesi dalla produzione e non oltre perché tutte le particelle in sospensione altro non sono che il residuo delle olive macinate e nel tempo imputridiscono dando all’olio un sapore di fondo, di morchia. E deve sapere che il fondo non è un indice di genuinità, come spesso si trova scritto sulle etichette dell’olio non filtrato, ma è un deposito in fase di decomposizione (d'altronde nessuno acquisterebbe del latte o dell’acqua minerale con un fondo scuro). Il consumatore deve essere consapevole che il non filtrato va bene se consumato velocemente: solo così potrà decidere consciamente cosa acquistare.
E questo vale per esempio anche per l’acidità di un olio, che non si sente in bocca e che il consumatore spesso confonde con la piccantezza, uno dei maggiori pregi dell’extravergine, indice di ricchezza in polifenoli.
D9: Vi è una forte preferenza in cucina all'uso dell'olio di semi: una massiccia campagna promozionale ha di fatto diffuso la "falsa convinzione" della sua leggerezza, la sua salubrità e la sua neutralità in fatto di odori. Quali sono i suoi suggerimenti per l'impiego di extravergine in cucina, soprattutto per quanto riguarda le fritture?
In cucina l’extravergine è l’unico olio (e uno dei pochi alimenti) che a ogni temperatura può essere utilizzato per una diversa cottura: 10° salse, 20° pinzimonio, 25/30° marinature, 50/60° cottura sottovuoto, 90° sughi, 120° cottura in padella, 150° frittura…. Giusto per fare alcuni esempi.
Il consumatore acquista spesso oli di semi o miscele per friggere perché sono meno costosi ed essendo privi di sapore non aggiungono gusto all’alimento a differenza dell’extravergine, che conferisce al fritto un sapore proprio, spesso confuso con la pesantezza: un fritto realizzato con olio di oliva non è più o meno pesante dal punto di vista della digeribilità rispetto a quello realizzato con olio di semi.
Tenendo ben presente che un buon fritto è frutto di un insieme di variabili (non superare la temperatura di 160/180°C, usare la minima quantità di pastella necessaria, asciugare accuratamente l’alimento prima della cottura se privo di pastella, eliminare l’eccesso di olio su carta assorbente, utilizzare padelle strette e alte per ridurre la superficie dell’olio esposta al contatto con l’aria, cambiare l’olio dopo ogni frittura), è consigliabile utilizzare oli ricchi in monoinsaturi come l’olio di oliva (o l’extravergine), che offrono un buon compromesso di salubrità, stabilità e prezzo: in questo caso l’olio non produce composti nocivi alla salute dell’uomo.
D10: Come pensa sia possibile far capire la differenza tra un extravergine di alto valore organolettico, nutrizionale e culturale da uno privo di ogni personalità e di minore pregio? E far capire il costo di un extravergine di qualità?
All’estero spesso mi viene posta questa domanda, quando mi vengono fatti assaggiare oli dal basso profilo organolettico e magari dall’alto costo: io non rispondo quasi mai con le parole. Quando ne ho la possibilità faccio preparare delle patate bollite e ad ogni persona consegno due fette ancora calde: su una fetta metto poche gocce dell’olio che mi è stato fatto assaggiare e sull’altra metto un olio dall’alto profilo organolettico, con un bel fruttato e un giusto amaro e piccante. (Se non ho le patate assaggiamo insieme i due oli nei bicchieri). Credo questo sia il metodo migliore, perché l’emozione che le persone provano nel confronto fissa indelebilmente nella loro mente la differenza tra gli oli.
• L’extravergine mi ha permesso di entrare in contatto con molte persone…e condividere esperienze di vita…
• …modi di utilizzare l'olio che spesso mi hanno sorpreso per la semplicità e per il risultato finale e cioè l’assoluta valorizzazione del prodotto..
• …anche se a volte ..trovare carte complete ma non trovare gli oli nel ristorante “ perché alla fine nessuno li chiede”…
• Noi italiani spesso riteniamo di sapere tutto sul cibo…proprio per questo presunto sapere, spesso diffidano dal professionista…
• …un amico imbottigliatore mi dice che ancora oggi riceve richieste di bottiglie vuote etichettate da parte di alcuni ristoratori…
• Quando acquisto extravergine italiano acquisto un pezzo di Italia.
• …organizzare percorsi di visita alle aziende con assaggio di oli “ buoni” e oli “ difettati” …sono ottimi veicoli di promozione, ma il legame con il territorio rimane l’aspetto più importante…
• Il consumatore deve essere consapevole, per fare una scelta informata...
In questa sezione sono contenute le informazioni relative alle modalità di gestione di Associazione Olives Road in riferimento al trattamento dei dati degli utenti di https://olivesroad.it.
La presente informativa ha valore anche ai fini dell’art. 13 del D.lgs. n. 196/2003, Codice in materia di protezione dei dati personali, e ai fini dell’art. 13 del Regolamento UE n. 2016/679, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali nonché alla libera circolazione di tali dati, per i soggetti che interagiscono con Associazione Olives Road ed è raggiungibile all’indirizzo corrispondente alla pagina iniziale: https://olivesroad.it
L’informativa è reale solo per https://olivesroad.it e non anche per altri siti web eventualmente consultati dall’utente tramite link in esso contenuti.
Scopo del presente documento è fornire indicazioni circa le modalità, i tempi e la natura delle informazioni che i titolari del trattamento devono fornire agli utenti al momento della connessione alle pagine web di https://olivesroad.it, indipendentemente degli scopi del collegamento stesso, secondo la legislazione Italiana ed Europea.
L’informativa può subire modifiche a causa dell’introduzione di nuove norme al riguardo, si invita, pertanto, l’utente a controllare periodicamente la presente pagina.
Se l’utente ha meno di sedici anni, ai sensi dell’art. 8, c. 1 regolamento UE 2016/679, dovrà legittimare il suo consenso attraverso l’autorizzazione dei genitori o di chi ne fa le veci.
Il titolare del trattamento è la persona fisica o giuridica, l’autorità pubblica, il servizio o altro organismo che, singolarmente o insieme ad altri, determina le finalità e i mezzi del trattamento di dati personali. Si occupa anche dei profili sulla sicurezza.
Relativamente al presente sito web il titolare del trattamento è Associazione Olives Road con sede Via Innocenzo X, 21 – 00152 Roma, p.iva 13870551002 e per ogni chiarimento o esercizio dei diritti dell’utente potrà contattarlo al seguente indirizzo mail: info@olivesroad.it
Di seguito le tipologie di cookies di cui il sito fa uso:
Ci sono numerose tecnologie usate per conservare informazioni nel computer dell’utente, che poi vengono raccolte da altri siti. Tra queste la più conosciuta ed utilizzata è HTML. Essi servono per la navigazione e per facilitare l’accesso e la fruizione del sito da parte dell’utente. Sono necessari alla trasmissione di comunicazioni su rete elettronica ovvero al fornitore per erogare il servizio richiesto dal cliente.
Le impostazioni per gestire o disattivare i COOKIES possono variare a seconda del browser internet utilizzato. Ad ogni modo, l’utente può gestire o richiedere la disattivazione generale o la cancellazione dei cookies, modificando le impostazioni del proprio browser internet. Tale disattivazione può rallentare o impedire l’accesso ad alcune parti del sito.
L’uso dei cookies tecnici consente la fruizione sicura ed efficiente del sito.
I COOKIES che vengono inseriti nel browser e ritrasmessi mediante Google Analytics o tramite il servizio statistiche di blogger o similari sono tecnici solo se utilizzati ai fini di ottimizzazione del sito direttamente dal titolare del sito stesso, che potrà raccogliere informazioni in forma aggregata soul numero degli utenti e su come questi visitano il sito. A queste condizioni, per i COOKIES Analytics valgono le stesso regole, in tema di informativa e consenso, previste per i cookies tecnici.
Dal punto di vista della durata si possono distinguere cookies temporanei di sessione che si cancellano automaticamente al termine della sessione di navigazione e servono per identificare l’utente e quindi evitare il login ad ogni pagina visitata e quelli permanenti che restano attivi nel pc fino a scadenza o cancellazione da parte dell’utente.
Potranno essere installati cookies di sessione al fine di consentire l’accesso e la permanenza nell’area riservata del portale come utente autenticato.
Essi non vengono memorizzati in modo persistente ma esclusivamente per la durata della navigazione fino alla chiusura del browser e svaniscono con la chiusura dello stesso. Il loro uso è strettamente limitato alla trasmissione di identificativi di sessione costituiti da numeri casuali generati dal server necessari per consentire l’esplorazione sicura ed efficiente del sito.
In relazione alla provenienza si distinguono i cookies inviati al browser direttamente dal sito che si sta visitando e quelli di terze parti inviati al computer dati altri siti e non da quello che si sta visitando.
I cookies permanenti sono spesso cookies di terze parti.
La maggior parte dei cookies di terze parti è costituita da cookies di tracciamento usati per individuare il comportamento online, capire gli interessi e quindi personalizzare le proposte pubblicitarie per gli utenti.
Potranno essere installati cookies di terze parti analitici. Essi sono inviati da domini di predette terze parti esterni al sito.
I cookies analitici di terze parti sono impiegati per rilevare informazioni soul comportamento degli utenti su https://olivesroad.it. La rilevazione avviene in forma anonima, al fine di monitorare le prestazioni e migliorare l’usabilità del sito. I cookies di profilazione di terze parti sono utilizzati per creare profili relativi agli utenti su https://olivesroad.it, al fine di proporre messaggi pubblicitari in linea con le scelte manifestate degli utenti medesimi.
L’utilizzo di questi cookies è disciplinato dalle regole predisposte dalle terze parti medesime. Pertanto, si invitano gli utenti a prendere visione delle informative privacy e delle indicazioni per gestire o disabilitare i cookies pubblicate nelle relative pagine web.
Sono cookies di profilazione quello a creare profili all’utente e vengono utilizzati al fine di inviare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze manifestate dallo stesso nell’ambito della navigazione in rete.
Quando si utilizzeranno questi tipi di COOKIES l’utente dovrà dare un consenso esplicito.
Si applicherà l’articolo 22 del Regolamento UE 2016/679 e l’articolo 122 del Codice in materia di protezione dei dati.
Come tutti i siti web anche il presente sito fa uso di log files nei quali vengono conservate informazioni raccolte in maniera automatizzata durante le visite degli utenti. Le informazioni raccolte potrebbero essere le seguenti:
Indirizzo internet protocol (IP);
– Tipo di browser e parametri del dispositivo usato per connettersi al sito;
– Nome dell’internet service provider (ISP);
– Data e orario di visita;
– Pagina web di provenienza del visitatore (referal) e di uscita;
– Eventualmente il numero di click.
Le suddette informazioni sono test rate in forma automatizzata e raccolte in forma esclusivamente aggregata al fine di verificare il corretto funzionamento del sito e per motivi di sicurezza. Tali informazioni saranno test rate in base ai legittimi interessi del titolare.
Ai fini di sicurezza (filtri anti-spam, firewall, rilevazione virus) i dati registrati automaticamente possono eventualmente comprendere anche dati personali come l’indirizzo IP, che potrebbe essere utilizzato, conformemente alle leggi vigenti in materia, a fine di bloccare tentativi di danneggiamento al sito medesimo o di recare danno ad altri utenti o attività dannose o costituenti reato. Tali dati non sono mai utilizzati per l’identificazione o la profilazione dell’utente, ma solo ai fini di tutela del sito e dei suoi utenti, tali informazioni saranno usate in base ai legittimi interessi del titolare.
Qualora il sito consenta l’inserimento di commenti, oppure in caso di specifici servizi richiesti dall’utente, ivi compresi la possibilità di inviare il Curriculum Vitae per un eventuale rapporto lavorativo, il sito rileva automaticamente e registra alcuni dati identificativi dell’utente, compreso l’indirizzo mail. Tali dati si intendono volontariamente forniti dall’utente al momento della richiesta di erogazione del servizio. Inserendo un commento o altra informazione l’utente accetta espressamente l’informativa privacy e, in particolare, acconsente che i contenuti inseriti siano liberamente diffusi anche a terzi. I dati ricevuti verranno utilizzati esclusivamente per l’erogazione del servizio richiesto e per il solo tempo necessario per la fornitura del servizio.
Le informazioni che gli utenti del sito riterranno di rendere pubbliche tramite i servizi e gli strumenti messi a disposizione degli stessi, sono fornite dall’utente consapevolmente e volontariamente, esentando il presente sito da qualsiasi responsabilità in merito ad eventuali violazioni delle leggi. Spetta all’utente verificare di avere i permessi per l’immissione di dati personali di terzi o di contenuti tutelati dalle norme nazionali ed internazionali.
I dati raccolti dal sito durante il suo funzionamento sono utilizzati esclusivamente per le finalità sopra indicate e conservati per il tempo strettamente necessario a svolgere le attività precisate e, comunque, non oltre 2 anni.
I dati utilizzati ai fini di sicurezza (blocco tentativi di danneggiamento del sito) sono conservati per il tempo strettamente necessario al raggiungimento del fine anteriormente indicato.
Come sopra indicato, l’invio facoltativo, esplicito e volontario di posta elettronica agli indirizzi indicate su questo sito comporta la successive acquisizione dell’indirizzo del mittente, necessario per rispondere alle richieste, nonché degli eventuali altri dati personali inseriti nella missiva.
Specifiche informative di sintesi verranno progressivamente riportate o visualizzate nelle pagine del sito predisposte per particolari servizi a richiesta.
L’utente può gestire i cookies anche attraverso le impostazioni del suo browser. Tuttavia, cancellando i cookies dal browser potrebbe rimuovere le preferenze che ha impostato per il sito. Per ulteriori informazioni e supporto è possible anche visitare la pagina di aiuto specifica del web browser che si sta utilizzando:
Il presente sito incorpora anche plugin e/o bottoni per i social network, al fine di consentire una facile condivisione dei contenuti sui vostri social network preferiti. Tali plugin sono programmati in modo da non impostare alcun cookie all’accesso della pagina per salvaguardare la privacy degli utenti. Eventualmente i cookies vengono impostati, se così previsto dai social network solo quando l’utente fa effettivo e volontario uso del plugin. Si tenga presente che se l’utente naviga essendo loggato nel social network allora ha già acconsentito all’uso dei cookies veicolati tramite questo sito al momento dell’iscrizione al social network.
La raccolta e l’uso delle informazioni ottenute a mezzo del plugin sono regolati dalle rispettive informative privacy dei social network, alle quali si prega di fare riferimento:
L’art. 13 co. 2 del Regolamento UE del 2016/679 elenca i diritti dell’utente.
Il presente sito https://olivesroad.it intende, pertanto, informare l’utente sull’esistenza:
– del diritto dell’interessato di chiedere al titolare l’accesso ai dati personali (art. 15 Regolamento UE), il loro aggiornamento (art. 7, co. 3, lett. a del D.lgs 196/2003), la rettifica (art. 16 Regolamento UE), l’integrazione (art. 7, co. 3 lett. a D.lgs 196/2003), la limitazione del trattamento che lo riguardino (art. 18 Regolamento UE) o di opporsi, per motivi legittimi, al loro trattamento (art. 21 Regolamento UE), oltre al diritto alla portabilità dei dati (art. 20 Regolamento UE);
– del diritto di chiedere la cancellazione (art. 17 Regolamento UE), la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati (art. 7 co. 3, lett. b del D.lgs. 196/2003);
– del diritto di ottenere l’attestazione che le operazioni di aggiornamento, rettificazione, integrazione dei dati, cancellazione, blocco dei dati, trasformazione, sono state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato (art. 7 co. 3, lett. c del D.lgs 196/2003).
Il titolare notifica al Garante il trattamento di dati personali cui intende procedere, solo se il trattamento riguarda:
– dati genetici, biometrici o dati che indicano la posizione geografica di persone od oggetti mediante una rete di comunicazione elettronica;
– dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale, trattati ai fini di procreazione assistita, prestazione di servizi sanitari per via telematica relativi a banche di dati o alla fornitura di beni, indagini epidemiologiche, rilevazione di malattie mentali, infettive e diffusive, sieropositività, trapianto di organi e tessuti e monitoraggio della spesa sanitaria;
– dati idonei a rivelare la vita sessuale o la sfera psichica, trattati da associazioni, enti ed organismi senza scopo di lucro, anche non riconosciuti, a carattere politico, filosofico, religioso o sindacale;
– dati trattati con l’ausilio di strumenti elettronici volti a definire il profilo o la personalità dell’interessato o ad analizzare abitudini e scelte di consumo ovvero a monitorare l’utilizzo di servizi di comunicazione elettronica con esclusione dei trattamenti tecnicamente indispensabili per fornire i servizi medesimi agli utenti;
– dati sensibili registrati in banche di dati a fini di selezione del personale per conto terzi nonché dati sensibili utilizzati per sondaggi di opinione, ricerche di mercato ed altre ricerche campionarie;
– dati registrati in apposite banche dati gestite con strumenti elettronici e relative al rischio sulla solvibilità economica, alla situazione patrimoniale, al corretto adempimento di obbligazioni, a comportamenti illeciti o fraudolenti.
Il presente sito tratta i dati degli utenti in maniera lecita e corretta, adottando le opportune misure di sicurezza volte ad impedire accessi non autorizzati, divulgazione, modifica o distruzione non autorizzata dei dati. Il trattamento viene effettuato mediante strumenti informatici e/o telematici, con modalità organizzative e con logiche strettamente correlate alle finalità indicate.
Oltre al titolare, in alcuni casi, potrebbero avere accesso ai dati categorie di incaricati coinvolti nell’organizzazione del sito (personale amministrativo, marketing, commerciale, legali, amministratori di sistema) ovvero soggetti esterni come (come fornitori di servizi tecnici terzi, corrieri postali, hosting provider, società informatiche, agenzie di comunicazione).